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Il Cascellore (Bunias erucago L.)
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Mela
Site Admin
Iscritto il: sabato 12 aprile 2008, 21:37 Messaggi: 9694 Località: provincia di Pavia
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Nome : CASCELLORE (Bunias erucago L.) Altri nomi volgari : Cascellora, Landra, Barlanda, Cascella. Famiglia : Cruciferae
Etimologia Il primo termine del binomio deriva dal greco bounias, nome con il quale si indicava una sorta di rapa provvista di lunghi peli. Tuttavia, è anche probabile che il termine derivi da buonòs = collina, per indicare l’ambiente tipico della pianta. Il secondo termine sta ad indicare la somiglianza morfologica con la Rucola (Eruca sativa Miller).
Caratteri botanici Pianta erbacea annuale alta fino a 80 cm e provvista di una leggera peluria. E’ caratterizzata da una rosetta di foglie basali (che compare all’inizio dell’inverno) pennatosette, con lembo profondamente inciso in lobi triangolari a margine irregolarmente dentato. All’inizio della primavera, dal centro della rosetta si sviluppa un fusto eretto, ramoso in alto, con foglie oblungo-spatolate aventi il margine disordinatamente dentato. I fiori sono piccoli, tetrameri, con petali di colore giallo. I frutti sono piccole siliquette, lunghe ca. 1 cm, con un becco centrale a 4 ali laterali irregolarmente dentate. Durante la maturazione dei frutti le foglie basali iniziano a disseccarsi e successivamente scompaiono.
Habitat La specie, che cresce dal livello del mare fino ai 2200 m di altitudine, è comune in tutto il territorio etneo, sia negli incolti sia nelle colture, in particolare nei vigneti, ma non forma mai densi popolamenti.
Parti commestibili Le parti commestibili della pianta sono le foglie basali che si raccolgono durante l’inverno appena compaiono, poichè successivamente, quando si forma lo scapo fiorale, non sono più appetibili. Le rosette si identificano facilmente per la tipica forma delle foglie.
Uso alimentare Lessi Le foglie si fanno lessare e poi si condiscono con olio. Il loro sapore ricorda quello del Cavolo e del Cavolicello, ma di quest’ultimo non ha il tipico gusto amaro. Diffusione Il Cascellore è un erbaggio conosciuto in tutta Italia. In diverse regioni, come in Lombardia, Toscana e Puglia, si mangia anche crudo in insalata. In genere, però, si utilizza bollito, saltato in padella o aggiunto alle minestre. Una minestra assai nota, preparata con riso e fagioli, è detta, in Lombardia, ris e barland. (BIANCHINI et al., 1973; CORBETTA, 1991).
Nell’Italia settentrionale si rinviene una specie affine, il Cascellore orientale (Bunias orientalis L.) anch’essa usata come verdura. In varie parti della Penisola sia il Cascellore comune che il Cascellore orientale sono oggetto di coltivazione specializzata e sono presenti, in quantità rilevante, nei mercati cittadini. tratto da : Dipartimento di Botanica Università degli Studi di Catania
_________________ Se non ci sono cani in paradiso,quando muoio voglio andare dove sono andati loro-Will Rogers-
Le donne e i gatti faranno sempre cio’ che ne hanno voglia,e gli uomini e i cani farebbero bene a rilassarsi e abituarsi all’ idea-Robert A.Heinlein-
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sabato 6 giugno 2009, 21:45 |
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