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[ 8 messaggi ] |
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Kanshoku (Sweet and Bread)
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Autore |
Messaggio |
anna.
Chef Entremétier
Iscritto il: domenica 14 settembre 2008, 15:56 Messaggi: 1887 Località: Dall'altra parte del mondo
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Questi dolci panosi, chiamati 甘食 "kanshoku" (in inglese: sweet and bread), sembra siano stati prodotti per la prima volta nel 1894 in un panificio di Tokyo (l'ho trovato scritto in rete ). In quel periodo [(la Spagna) non è vero!!! *Errata corrige*] il Portogallo aveva contatti commerciali con il Giappone, furono questi che fecero conoscere il pan di spagna, qui chiamato "kastela", dolce molto apprezzato dai giapponesi che adesso è diventato il prodotto più rinomato di Nagasaki. Da questo impasto sono stati creati tantissimi dolci che vengono ormai considerati å’Œè“å "wagashi" (dolci giapponesi) . La ricetta che uso io me l'ha passata tempo fa un'amica, ma in rete se ne trovano tantissime dello stesso dolce, una diversa dall'altra. In questo sito è possibile comprarli, una confezione con due biscotti al costo di 200 Yen (1,50 Euro circa). Questi sono fatti con il latte, la mia ricetta prevede acqua in sua sostituzione. Sono facilissimi da fare, certamente non so se la mia ricetta sia l'originale, di certo è che sono buoni.
200 gr di farina 60 gr di zucchero 20 gr di burro morbido 1 uovo (50 gr circa) 70 gr di acqua 20 gr di latte condensato 3 gr di lievito per dolci 3 gr di bicarbonato di sodio
Setacciare farina, lievito e bicarbonato. Mescolare il burro morbido con lo zucchero, aggiungere l'uovo sbattuto in piccole dosi sempre mescolando.
Sciogliere il latte condensato con l'acqua ed unire, in tre volte, al composto di burro, zucchero e uovo. Visto che non lo uso molto spesso, il latte condensato lo tengo in freezer, tanto non si solidifica. Aggiungere le polveri in piccole dosi, sempre mescolando, sintanto che il composto diventa molto liscio.
Versare in una sac à poche, senza bocchetta, e realizzare dei dolcini dal diametro di 3~4 cm. Con un lungo spiedino di bambù, fare un taglio a croce sulla sommità e spalmarvi del burro morbido. Cuocere in forno a 210°C per 10 minuti circa.
Per non far scurire la parte sottostante, metto una seconda leccarda sotto quella dei dolci.
Appena cotti, ancora caldi, metterli in un contenitore per alimenti con chiusura ermetica. La prerogativa di questi dolci è che devono essere un poco gommosi, ma dal sapore di dolci appena fatti. Per capirci, molto simili alla consistenza degli amaretti. Ai giapponesi non più tanto giovani, il loro sapore suscita sempre un po' di nostalgia dei bei tempi andati.
_________________Nel cuore resto sempre tarantina, ma l'anagrafe ha avuto il sopravvento anna n. 146***************** My blog ***************** C'è di mezzo il mare & anna, solo anna
Ultima modifica di anna. il giovedì 6 maggio 2010, 10:24, modificato 2 volte in totale.
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lunedì 3 maggio 2010, 11:38 |
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tatiana
Site Admin
Iscritto il: martedì 5 febbraio 2008, 19:36 Messaggi: 14252 Località: Tuscany Florence Firenze insomma si è capito che sono una fiorentinaccia
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pensando al gommoso e che i giapponesi attempati che li gradiscono perchè gli ricordono i bei tempi andati mi ha fatto pensare a una dentiera incollata al dolcetto che fa lo yoyo
Interessanti visto che ho la polvere di latte concentrato almeno è saltata fuori una ricetta in cui usarlo bravva Annina
_________________ Sogno di abbracciare un amico vero che non voglia vendicarsi su di me di un suo momento amaro e gente giusta che rifiuti di esser preda di facili entusiasmi e ideologie alla moda. (Mogol)
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lunedì 3 maggio 2010, 11:47 |
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anna.
Chef Entremétier
Iscritto il: domenica 14 settembre 2008, 15:56 Messaggi: 1887 Località: Dall'altra parte del mondo
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Tatiiiiiiiiiiiiiiii Che brutta immagine
_________________Nel cuore resto sempre tarantina, ma l'anagrafe ha avuto il sopravvento anna n. 146***************** My blog ***************** C'è di mezzo il mare & anna, solo anna
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lunedì 3 maggio 2010, 11:55 |
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Mela
Site Admin
Iscritto il: sabato 12 aprile 2008, 21:37 Messaggi: 9683 Località: provincia di Pavia
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buoni Anna....e sono anche facilissimi!
Ho del latte condensato in casa da utilizzare, mi sa che li faccio
_________________ Se non ci sono cani in paradiso,quando muoio voglio andare dove sono andati loro-Will Rogers-
Le donne e i gatti faranno sempre cio’ che ne hanno voglia,e gli uomini e i cani farebbero bene a rilassarsi e abituarsi all’ idea-Robert A.Heinlein-
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lunedì 3 maggio 2010, 11:57 |
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dormiglia
Chef Entremétier
Iscritto il: martedì 8 aprile 2008, 10:39 Messaggi: 4007 Località: Rapallo
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oh mamma Anna i dolcetti mi sembrano golosi... però Tati mannaggia mi sta facendo morire dal ridere!!!! Melaaaa, hai una dentiera a casa per fare la prova del 9?
_________________Il solo momento buono per consumare cibi dietetici è mentre si aspetta che la bistecca sia cotta! Julia Child
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lunedì 3 maggio 2010, 17:08 |
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mia-wallace
Chef Entremétier
Iscritto il: martedì 9 dicembre 2008, 21:52 Messaggi: 1842
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_________________Bombing for peace is like fucking for virginity
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lunedì 3 maggio 2010, 20:07 |
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anna.
Chef Entremétier
Iscritto il: domenica 14 settembre 2008, 15:56 Messaggi: 1887 Località: Dall'altra parte del mondo
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No, Mia, non conosco i "sospiri". Ma, certamente, somigliano a tanti altri nostri biscotti, per questo ho scritto che in qualche modo derivano dal pan di spagna che gli spagnoli hanno fatto conoscere alla gente di Nagasaki. Diciamo che hanno la consistenza degli amaretti, senza usare gli stessi ingredienti Per non dare adito ad immagini poco piacevoli (come quelli di Tati ), ho modificato la parte finale relativa alla nostalgia che ispirano
_________________Nel cuore resto sempre tarantina, ma l'anagrafe ha avuto il sopravvento anna n. 146***************** My blog ***************** C'è di mezzo il mare & anna, solo anna
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martedì 4 maggio 2010, 2:53 |
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Avalon
Chef Entremétier
Iscritto il: martedì 29 luglio 2008, 10:37 Messaggi: 4047 Località: Rimini
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A parte l'incubo delle dentiere ghignanti, sono proprio deliziosi questi dolcini... e mi piace molto questa contaminazione ispano-nipponica in effetti mi aspettavo, aprendo il post, una cosina deliziosamente bella e puffosa come i wagashi tradizionali che ho visto finora (assaggiato mai, purtroppissimo ) e invece ecco un bel biscottone ciccio e inzuppevole... Grazie Anna, che bella scoperta!
_________________ Valentina Adesso sono un pirata. Un pirata è tenerezza che esplode fiera, è giustizia incompresa, è amore sconsolato, è lottare, è solitudine condivisa, è navigare senza mai porto, è perenne tormenta, è possesso sempre insoddisfatto, è senza riposo.
El Sup
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martedì 4 maggio 2010, 8:42 |
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